La fama del Salento, non solo in Italia ma anche
all'estero, è legata soprattutto alla sua cucina. È quando siede a tavola,
infatti, che questa terra dà il meglio di sé. Lo dicono i turisti che, ogni
estate, la scelgono ed affollano quegli innumerevoli ristoranti e trattorie
tipiche sparsi ovunque.
Lo dicono quei salentini che hanno fatto la loro fortuna
quando hanno deciso di aprire, all'estero, un apprezzatissimo punto ristoro
“made in Salento”. Lo dicono, ancora, i riconoscimenti di cui l'arte culinaria
salentina si è fregiata in varie manifestazioni su e giù per l'Italia.
Il primo step per una vacanza in Puglia è quella di organizzarsi a
puntino, prenotando una bella casa vacanze, un villiaggio o uno dei
tanti hotel in Salento.
Poi si riempie la valigia di teli mare, bikini, infradito e ci si
prepara a rilassarsi in spiaggia. E quando il languorino chiama? Vediamo insieme a cosa si va incontro...
Quali sono le prelibatezze tipiche che imbandiranno le
vostre tavole, se sceglierete di venire qui in vacanza? Innanzitutto, i vostri
pranzi o le vostre cene saranno accompagnati, dall'inizio alla fine, da
particolari panini, le pucce e i pizzi. Sono condite con olive nere, le prime,
mentre i secondi (leccesi “doc”) sono impastati anche con pomodoro, cipolla e
peperoncino. Solo la loro vista vi farà venire l'acquolina in bocca, come anche
quella di pittule e panzerotti che vi saranno offerti per ingannare la fame in
attesa delle portate principali.
Le prime sono frittelle di pasta lievitata, i
secondi sono gustose crocchette di patate. Ora, finalmente, siete pronti per i
piatti “di un certo peso”: le orecchiette con le cime di rapa o “ciceri e
tria”, per chi ama la pasta fatta in casa condita con verdure o legumi.
Ordinate le “cicureddhe cu le fave nette” (con la purea di fave), invece, o le
“cicore a mminescia” (con la carne di maiale), se volete assaporare bene i
sapori di questa terra.
Il gusto del mare lo assaggerete, poi, se metterete sotto i
denti un po' di “purpu alla pignata” (polpo col sugo e le patate) o di “tiella
con riso, patate e cozze”. Addolcitevi pure, a fine pasto, con il pasticciotto
leccese (dolce di pasta frolla con cuore di crema pasticcera) o con il più
fresco “spumone” (gelato solidificato di gusti misti a strati).
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